Enrico De Barbieri: le origini
Alessandro Messea
Alessandro Messea

(Borgomanero, 1862 – Roma, 1949)

Studiò medicina e chirurgia all’Università di Torino, e fu allievo, tra gli altri, di G. Bizzozero.
Dopo la laurea, si dedicò poi allo studio della microbiologia e della parassitologia: fu assistente nell’istituto zoologico dell’Università di Roma diretto da A. Carruccio lavorò come ricercatore nella sezione di batteriologia della Stazione zoologica A. Dohrn di Napoli, diretta da W. Kruse.
Frattanto la prima attuazione della legge Crispi-Pagliani del 22 dic. 1888 aveva dato avvio all’organizzazione dell’igiene pubblica con la partecipazione di elementi tecnici da reclutare attraverso appositi concorsi per funzionari sanitari. Il Messea, superate tali prove negli anni successivi, prese servizio nella Sanità pubblica: divenuto nel 1892 medico provinciale, esercitò tale funzione a Parma, ad Alessandria, a Piacenza e a Cremona; quindi, nominato nel 1905 ispettore generale medico, rimase in carica fino al 1912, quando fu chiamato a ricoprire il ruolo di vicedirettore della Sanità pubblica; fu infine preposto alla direzione generale di tale struttura, con la nomina a Prefetto del Regno, dal luglio 1924 al 1930.
Nel corso della sua carriera gli furono affidati numerosi incarichi speciali: a Ferrara fu commissario per l’Amministrazione degli istituti esposti e maternità, curandone la riorganizzazione strutturale e il riordinamento normativo nonché, per l’Amministrazione dell’arcispedale di S. Anna, avviandone la ristrutturazione in un nuovo, grande edificio. Direttore delle operazioni di soccorso nelle zone colpite dal terremoto calabro-siculo del 1908, tre anni dopo ebbe la soprintendenza dei servizi di profilassi per fronteggiare l’epidemia di colera; prese parte ai lavori della Commissione per l’ordinamento dei campi di prigionia durante il primo conflitto mondiale e alle conferenze sanitarie internazionali di Genova del 1922 e di Varsavia del 1923, e fu relatore su questioni di sanità marittima alla conferenza internazionale sull’emigrazione tenutasi a Roma nel 1924; fu inoltre membro della Commissione centrale per le bonifiche, del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, del comitato centrale dell’Opera nazionale per la protezione degli invalidi di guerra, e presidente della commissione nominata dal ministro delle Colonie per la preparazione del codice sanitario coloniale.
Nel 1923 regolamentò la prevenzione delle malattie veneree attraverso l’organizzazione di servizi provinciali, e si impegnò poi a favorire la conclusione dell’accordo internazionale di Bruxelles del 1924 sull’istituzione di dispensari antivenerei portuali per la profilassi e la cura dei marittimi, avviata poi dal 1926.
Intervenne nella lotta antimalarica, rendendo esecutive le disposizioni legislative sulle bonifiche, adottando nelle varie regioni provvedimenti adeguati all’incidenza dell’infezione, soprattutto organizzando un’efficace opera divulgativa: come medico provinciale avviò in numerosi comuni del Parmense una serie di indagini che avrebbero determinato la revoca delle concessioni delle risaie per l’elevata incidenza malarica; realizzò nel 1923 l’Istituto autonomo per la lotta antimalarica nelle Venezie, che dal 1926-27 ampliò notevolmente le sue funzioni conducendo una vasta e intensa campagna antianofelica; determinò di fatto nel 1927 l’istituzione governativa a Roma della Scuola superiore di malariologia.
Deve inoltre essere ricordato l’impegno del Messea nell’organizzazione di un piano razionale di lotta contro i tumori, avviato nel 1925 con due provvedimenti fondamentali: la disposizione del trasferimento della competenza delle sostanze radioattive dal ministero dell’Economia nazionale al ministero dell’Interno, con la conseguente costituzione, nel laboratorio fisico della direzione generale della Sanità, dell’Ufficio del radio; e lo stanziamento a Comuni, Province e istituzioni sanitarie di sussidi per favorire la nascita di centri diagnostici e per attivare corsi di perfezionamento e di preparazione tecnico-scientifica di personale specializzato. L’anno successivo fu fondato a Roma il R. Istituto fisioterapico ospitaliero, ente autonomo individuato come centro di assistenza ospedaliera e di studio per applicazioni di terapia fisica, con sede nell’ospedale romano di S. Gallicano. Tuttavia, in considerazione dell’inadeguatezza della vecchia struttura a compiti impegnativi e onerosi, il Messea si attivò per realizzare, in un’area demaniale nei pressi del policlinico Umberto I, il nuovo Istituto Regina Elena per lo studio e la cura dei tumori che, con il S. Gallicano destinato solo alla cura delle malattie dermosifilopatiche, avrebbe costituito il complesso degli Istituti fisioterapici ospitalieri (IFO).
Segretario dal 1929 del comitato medico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), riservò altresì particolare attenzione alla medicina del lavoro e all’indirizzo sociale impresso all’igiene.

Testo liberamente tratto dall’enciclopedia Treccani http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-messea_(Dizionario-Biografico)/