Enrico De Barbieri: le origini
Renato De Barbieri
Renato De Barbieri

(Genova, 5 novembre 1920 - Trento, 30 ottobre 1991)

Figlio del celebre liutaio Paolo De Barbieri, conobbe da fanciullo nel laboratorio del padre i maggiori violinisti del secolo tra cui Fritz Kreisler, Jasha Heifetz e Bronislaw Hubermann oltre a Elman e Vasha Prihoda con cui si perfezionò. Iniziato lo studio del violino a cinque anni, a otto eseguì il concerto di Mozart in sol maggiore con l'orchestra. Vinse numerosi concorsi violinistici e il premio dell'Accademia Musicale Chigiana di Siena iniziando l'attività concertistica. Giovanissimo, dopo aver partecipato alle celebrazioni per il centenario della morte di Nicolò Paganini, fu invitato nel 1945 a esibirsi, col Guarneri del Gesù il "Cannone" appartenuto al sommo violinista genovese, in un concerto radiotrasmesso in tutto il mondo. Con lo stesso strumento girò nel 1947 un cortometraggio dal titolo La Voce di Paganini che per l'esecuzione musicale gli valse il 1º premio alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Nel 1958 a Bruxelles fu nominato membro del Comitato d'onore per le celebrazioni del centenario di Ysaye. Nel 1965 eseguì il Concerto di Beethoven in occasione del 50º anniversario del Mozarteum di Salisburgo, ed il 22 Novembre dello stesso anno si sposò a Genova con Maria " Mariangiola " Firpo. Il 5 Ottobre del 1966 nacque il figlio Enrico. Nel 1971 tenne col violino di Paganini un concerto alla Liederhalle di Stoccarda riportando un successo trionfale: era la prima volta che il famoso Guarneri veniva suonato all'estero dopo la morte di Paganini. Sua è inoltre la colonna sonora del film Nicolò Paganini(1973). Nel 1980 eseguì nella loro stesura autografa i 24 Capricci paganiniani in Svizzera, facendo ancora una volta risuonare la voce del prezioso "Cannone"con cui nel 1982 inaugurò le celebrazioni tenute a Genova per il bicentenario della nascita di Paganini. La critica musicale lo inserisce nel ristretto novero di quei concertisti che hanno conferito una propria fisionomia allo stile violinistico del Novecento. "Fronda d'oro" 1961, "Premio Eur" 1974," Premio Regionale Ligure" 1975, " Premio Internazionale per il concertismo" 1977, nel 1981 gli venne conferito il "San Giorgio d'argento", e ancora Roma, in Campidoglio, nel maggio del 1982, il "Violino d'oro", nella ricorrenza del bicentenario della nascita di Paganini. Sempre nel 1982 e ancora nella capitale il Premio " David di Michelangelo";nel 1983, a Milano, il " Premio Meneghino".
Nello stesso anno gli fu assegnato il Premio "Fieschi d'oro" e nel 1986 il Premio Internazionale "Guido Monaco-Apollo Musagete" a Talla(Arezzo). Memorabile l'esecuzione in onore della Regina Elisabetta II d'Inghilterra, in occasione della sua visita a Genova nel 1980. Nel dicembre del 1985 ricevette la Targa d'onore per l'Anno della Musica dei Rotary Internazionali. Nel 1988 gli fu assegnata la Medaglia d'oro europea per il concertismo e conferita la Cittadinanza Onoraria di Mezzolombardo (Trento), ove nel 1983 aveva fondato i corsi musicali estivi internazionali. Nel 1990, in occasione del 150º anniversario della morte di Paganini, fu nominato Presidente onorario del Concorso Internazionale di violino "Premio Paganini". Recentemente, in occasione del 50º anniversario della carriera artistica, gli era stato conferito dal Sindaco di Genova il "Grifo d'oro", massimo riconoscimento della città in ricordo del sigillo dell'antica Repubblica. Membro di giuria dei più importanti concorsi violinistici internazionali, Renato De Barbieri, nel corso della sua carriera, è stato insignito di numerose e prestigiose onorificenze, italiane e straniere, tra le quali quella di Cavaliere di Gran Croce dell'ordine al Merito della Repubblica Italiana, la Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte e la Croce d'onore per l'arte e la scienza conferitagli dal Presidente della Repubblica Austriaca.

Dopo la sua scomparsa, su proposta del Sindaco di Genova, è stato tumulato nel Pantheon del Cimitero di Staglieno (Genova), dove riposa accanto a Camillo Sivori, Nino Bixio e altri genovesi illustri. Nel 2011, il Comune di Mezzocorona (Trento), borgata rotaliana cui era molto legato e dove soggiornava per lunghi periodi, gli ha intitolato il parco urbano adiacente il Municipio. Nello stesso anno, la città di Genova ha deciso di dedicare il tratto fra via Roma e Galleria Mazzini al suo illustre concittadino.
 
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